Il Metodo Souchard per una corretta postura

La sedentarietà e le cattive abitudini motorie, i traumi e gli sforzi eccessivi, le posizioni forzate o mantenute a lungo (ad esempio alla scrivania), ma anche le ansie e lepreoccupazioni provocano quotidianamente anomale tensioni muscolari, che si ripercuotono sulla postura e la sbilanciano. Le conseguenze? Tensioni, rigidità, dolori localizzati, difficoltà nei movimenti. Questi problemi si possono contrastare con una tecnica di rilassamento e allungamento muscolare chiamata “rieducazione posturale globale”, messa a punto dal fisioterapista francese Philippe Emmanuel Souchard e quindi conosciuta anche come “metodo Souchard”. L’assetto corporeo è influenzato da due catene muscolari principali, quella anteriore e quella posteriore, e occorre mantenerle o riportarle in situazione di bilanciamento per avere una postura armoniosa ed equilibrata.

Il metodo Souchard punta a eliminare le tensioni eccessive in ciascuna delle due catene muscolari principali del corpo, con un’azione di allungamento appropriata. Non si lavora soli su singoli gruppi muscolari, ma sull’intera concatenazione di muscoli. La tecnica prevede una sorta di stretching globale e utilizza sia l’azione delle mani del fisioterapista, che guida la persona nell’esecuzione di specifici esercizi di allungamento, sia un’ampia respirazione di tipo diaframmatico.

Il lavoro attivo Chi si sottopone al trattamento non subisce passivamente l’azione del terapista, ma è chiamato ad assumere e a mantenere per un certo arco di tempo specifiche posizioni, che allungano le catene muscolari contratte. Servono concentrazione e ascolto costante del corpo, perché solo così si impara a “sentire” le tensioni anomale e ad assumere posture che le contrastino La ripetizione degli esercizi di allungamento, settimana dopo settimana, porta a riequilibrare la propria postura in modo sempre più automatico e meno controllato.

L’azione del terapista Durante tutta la seduta, il fisioterapista accompagna la persona nell’esecuzione degli esercizi e ne facilita la respirazione corretta, con manovre ditrazione muscolare e di sblocco delle articolazioni.

La respirazione E’ una componente molto importante, perché i movimenti ampi di abbassamento e di sollevamento del diaframma, ad ogni atto respiratorio, sono di per sé efficaci per favorire una condizione di rilassamento generale, quindi per predisporre a un migliore allungamento muscolare.
Gli esercizi di allungamento attivo che si eseguono durante la seduta, secondo le necessità individuali, sono molteplici e si effettuano in posizione supina, seduta o eretta 

Fonte: http://riabilimed.altervista.org/metodo-souchard-postura-corretta-armoniosa/

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I Consigli post Stiramento Muscolare

I consigli post Stiramento Muscolare Lo stiramento muscolare è un infortunio tipico degli sportivi.
Frutto di varie possibili cause, da uno sforzo eccessivo al mancato o errato riscaldamento precedente la pratica sportiva, questo problema può presentarsi anche in seguito a un movimento azzardato operato durante l’attività lavorativa.

Evidente la sintomatologia dolorosa che accompagna lo stiramento muscolare, le cui caratteristiche sono vicine a quelle riscontrabili con altri infortuni tipici delle fasce muscolari: la contrattura e lo strappo.
Infortuni, come ad esempio anche la pubalgia, in grado di limitare in maniera più o meno incisiva la mobilità del soggetto infortunato. Sintomi dello stiramento: lo stiramento presenta alcune caratteristiche peculiari che aiutano a differenziarlo da altri tipi di problemi ai muscoli.

L’infortunio comporta in questo caso, oltre alla evidente sintomatologia dolorosa, una lacerazione al tessuto di alcune fasce muscolari. Si risolve di solito in circa 2-3 settimane.
Tale lesione non avviene ad esempio in caso di contrattura, in occasione della quale l’infortunio si caratterizza soltanto per una contrazione anomala involontaria della muscolatura interessata.
Anche la sintomatologia dolorosa muta, in quanto il dolore diffuso derivato da tale infortunio lascia il posto a una sensazione più acuta e localizzata qualora si tratti di stiramento muscolare.
Innanzitutto una premessa: in caso di stiramento muscolare il riposo è sempre l’arma più efficace per risolvere il problema.

A questo ovviamente si aggiunge una ripresa graduale degli esercizi per evitare di caricare troppo una muscolatura non ancora pronta a sforzi di particolare intensità o frequenza.
Subito dopo l’incidente e per alcuni giorni è possibile tenere sulla parte un impacco o un bendaggio ghiacciato, tenendola il più possibile a riposo. Al momento di riprendere l’attività motoria è bene orientarsi su alcuni moderati esercizi di stretching.

È possibile passare, una volta trascorsi un paio di giorni e comunque non prima che si sia risolto il gonfiore a dei bendaggi elastici per facilitare il processo di cicatrizzazione delle fasce muscolari interessate. Consultare prima il proprio medico sull’opportunità o meno di queste soluzioni.
Prima di cominciare qualsiasi attività riabilitativa è opportuno risolvere il danno arrecato alle fibre muscolari ed escludere possibili ricadute o aggravamenti della situazione.Tenere quindi per alcuni giorni la gamba sollevata e a riposo, affrontando poi il “test delle scale” prima di procedere con gli esercizi di stretching.
Il meccanismo è semplice: se salendo o scendendo le scale non sia vverte dolore alla parte allora è possibile cominciare l’attività fisica di recupero.

Fonte: http://riabilimed.altervista.org/stiramento-muscolare-consigli-post-infortunio/

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RWR il metodo di allenamento, adatto a tutti, per correre senza stress


Ideato da un maratoneta per chi non ama correre. Lo sport trova sempre il giusto compromesso, anche nel paradosso. RWR è un’attività aerobica equilibrata che tutti possono praticare senza troppa fatica e con tanta soddisfazione. Per vivere la vita all’insegna della salute e del benessere fisico e mentale, scopriamo quali sono i vantaggi e le possibilità del Run Walk Run, l’allenamento senza stress per rimettersi in forma.

Il suo nome ne anticipa il ritmo: correre, camminare, correre L’idea è nata dall’esperienza decennale di Jeff Galloway, ex maratoneta olimpico. Il segreto di questo training sono proprio le sessioni alternate di camminata e di corsa che permettono di allenarsi senza faticare troppo. Il Run Walk Run abitua il fisicoallo sforzo ma senza stress, un allenamento impegnativo ma poco faticoso che permette anche alle persone meno allenate di praticare sport e approcciarsi al running.

I vantaggi di questo metodo sono per il corpo e per la mente Praticare un’attività fisica “fattibile” permette di non demotivarsi alla prima sessione e di non gettare le armi. Il RWR testa la propria resistenza con l’obiettivo di migliorare sempre di più. Approfittiamo delle belle giornate di sole di primavera per seguire i consigli diJeff. Sperimentiamo questo training iniziando a correre a passo lento per 5 minuti e alternare poi con una camminata di 2 minuti. 5-2 per mezz’ora.

L’obiettivo iniziale è quello di aumentare di 5 minuti il tempo totale di allenamento ogni due sessioni ma anche 30 minuti di quest’attività permettono di tonificare i muscoli del corpo e migliorare la respirazione. Il Run Walk Run è un’attività dolce che non alza il battito cardiaco, questo permette di bruciare i grassi in eccesso più velocemente. Per dimagrire o mantenere la forma fisica, gli esperti consigliano di praticarequesto allenamento almeno 3-4 volte la settimana. La costanza è la base per ogni training, RWR compreso.

Un beneficio per il corpo ma anche per la mente perchè ha la capacità di stimolare le endorfine azzerando lo stress. Un altro vantaggio da non sottovalutare è anche la riduzione del rischio di infortuni alle zone del corpo più sollecitate durante la corsa come le ginocchia, le caviglie e la schiena. Il Run Walk Run non è un allenamento per soli principianti. Anche i runner esperti possono beneficiare del metodo per “recuperare” dopo una sessione intensa e non perdere di vista gli obiettivi. Bastano intervalli da 1-2 minuti ogni 5-10 minuti di corsa. Un’attività da alternare alla solita andatura per scaricare i muscoli e non affaticare i tendini.

Fonte: http://riabilimed.altervista.org/run-walk-run-lallenamento-senza-stress-rimettersi-forma/

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